sabato 5 gennaio 2013
La grande menzogna sul collare a strozzo
Sono un ignorante.
Sono un ignorante nel senso che ignoro, ed è bellissimo essere ignorante, perché ogni giorno si può imparare qualcosa di nuovo!
Per imparare però bisogna essere curiosi, bisogna essere come i bambini che chiedono sempre: "perché"? E allora io mi chiedo perché.
Ad esempio mi chiedo perché, guardando il servizio su Cesar Millan a "Striscia la notizia", vari esperti ce l'hanno tanto su con il collare a strozzo.
Nel servizio, ma un po' ovunque in rete, si citano "studi scientifici che dimostrano la pericolosità del collare a strozzo".
Caspita! Non voglio mica far male al mio cane! Scrivo ad ASETRA (15 novembre) e chiedo dove posso trovare questi studi, anche pagando, perché so che gli studi scientifici seri su Nature, Scientific American, Psycholgy Today e altri si pagano cari e sono in inglese, ma per l'inglese fortunatamente, non c'è problema.
Oggi è il 5 gennaio, e non ho ancora ricevuto risposta, saranno in vacanza.
Ma non mi do per vinto e vado a cercare questi studi in rete; e qui cominciano le prime difficoltà, perché di "studi" non ce ne sono poi molti, anzi, ce ne è uno, del 1994, dello svedese (che però vive in California) Anders Hallgren: "Back problems in dogs", articolo apparso su una rivista veterinaria locale e diventato libretto (32 pagine) disponibile però solo in svedese.
Con un po' di ricerca, però, riesco a trovare il riassunto dello studio che vi consiglio di leggere; e mi vengono i primi dubbi.
Innanzitutto è impressionante notare che fra i 400 cani esaminati da Hallgren il 63% aveva "back problems", problemi di schiena, che mi sembra veramente tanto.
Di questi, il 26.87% aveva problemi alle vertebre cervicali, quindi il 16,97% dei 400 cani, 67 cani.
Questi 67 cani, dunque, avevano problemi cervicali perché usavano il collare a strozzo?
Copio e ncollo dallo studio: "There was no correlation between choke chain collars and back problems".
Ovvero: non c'era correlazione fra collare a strozzo e problemi di schiena.
Ma… allora?
"Jerking and pulling. On the other hand, there seems to be a connection between how the collar is handled and back problems. Pulling and jerking on the leash affect especially the neck and throat in the dog".
"Strappi e tiri. D'altra parte, sembra esserci una connessione tra come viene gestita il collare e problemi di schiena. Tiri e strappi al guinzaglio influenzano in particolare il collo e la gola nel cane".
Quindi lo studio ci dice che se tiriamo il cane o se, come era abitudine in Svezia anni fa, il cane è legato alla catena (considerato giustamente in Italia "maltrattamento" e punibile per legge), ci possono essere problemi di schiena e cervicali.
A parte che mi sembra che lo studio non faccia altro che confermare il buon senso, ma non dice altro che qualsiasi tipo di collare, anche fisso o la cavezza, se usato in modo improprio può provocare problemi.
Ma forse che un cane con la pettorina, se tira in continuazione, non può avere qualche problema? Osservate come tira il border collie nella prima puntata di "Scambio cane", prima dell'intervento di Angelo Vaira: a lungo andare, anche se indossa una pettorina, non avrà forse problemi?
Poiché sono ignorante, e sono curioso, mi chiedo perché comunque usare un collare a strozzo; e la risposta è che, se lo si sa usare, si ha un maggiore controllo del cane, si comunica con il tatto, oltre che con la voce e la vista.
E in caso di aggressività, si può evitare di essere morsi.
E come si fa a controllare un cane aggressivo senza il collare a strozzo?
Semplice: lo si droga.
Si usano psicofarmaci, come quelli usati per gli umani. Negli USA il mercato di questi farmaci è di decine di milioni di dollari in crescita esponenziale; il mercato potenziale in Italia, dove la popolazione di animali domestici è più che raddoppiata negli ultimi 10 anni, è ovviamente molto interessante.
La terapia farmacologica non serve del resto da sola a "guarire" il cane, ma è sempre consigliata una (lunga) terapia comportamentale eseguita da comportamentalisti "certificati" che può costare anche 100€ a seduta.
Un business niente male ;)
Un collare a strozzo costa dai 5 ai 30€, per qualche lezione da un buon educatore cinofilo locale si può spendere dai 100 ai 500 € e solitamente si risolvono i problemi con qualche dritta, qualche regola e una maggiore attenzione ai bisogni del cane.
Non amo particolarmente il collare a strozzo e i miei metodi sono differenti da quelli di Cesar Millan (che comunque ama i cani e con la sua fondazione ne salva veramente tanti); ma quello che proprio non mi va giù è che si facciano passare delle vere e proprie menzogne come "Vangelo", per motivi che il lettore può immaginare, sfruttando una delle cose più belle dell'animo umano: l'amore per i nostri amici animali.
Del resto sono ignorante, solo un po' curioso, e aspetto fiducioso una risposta che mi faccia capire che ho sbagliato.
Con fiducia, rispetto e collaborazione.
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Il libro "Dog 3.0 - il guinzaglio invisibile" è disponibile su Amazon.it
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Penso che il problema stia proprio li..businnes o vero ed incondizionato amore per il proprio cane? Ogni mezzo usato con il buon senso e con il fine solo di instaurare la giusta relazione con il proprio cane può essere il giusto mezzo..troppo businnes nella cinofilia e troppa poca attenzione hai bisogni del cane..troppi inutili programmi televisivi e troppe persone impegnate a rendere il proprio cane un fenomeno da baraccone..troppa poca attenzione all'etologia del cane..uso lo strangolo ed ho ottimi risultati nella relazione con il mio cane che tra l'altro non soffre con cio' di particolari patologie e non cambio idea per ascoltare fantomatici veterinari o comportamentalisti che siano..
RispondiEliminaConsiderando che il 90% di proprietari di cani non si è mai impegnato nella lettura di testi che trattino del comportamento di cani è assolutamente normale che il primo fesso che parla in televisione detta legge. La televisione è fondamentalmente fatta per i pigri che generalmente comprano in TV frasi fatte e slogan in maniera assolutamente gratuita. Il punto è che queste trasmissioni spesso ben fatte cadono nel tranello di pseudo esperti che non hanno mai considerato il cane come un individuo con comportamenti e istinti legati alla specie, ma ad un surrogato del buon amico sul quale scaricare tutte le proprie frustrazioni.Purtroppo vivremo sempre in una società fatta di ipocriti come certi animalisti che pur professandosi amici degli animali se dovessero avere la dispensa invasa da topi e formiche non si creerebbero problemi ad usare veleni sterminanti. Sono dell'idea che a questi fenomeni ci si deve ribellare, ma rassegnandoci alla dittatura degli imbecilli...
RispondiEliminaEh, sì, di gente che parla di cani ce ne è tanta (io sono fra quelli! ;)
RispondiEliminaSicuramente quello che conta è quello che si riesce a dimostrare quando si è a faccia a faccia con il cane, che rimane il nostro maestro.
I programmi televisivi, gli "animalisti" e tutto il parlare che si fa in rete di cani, è il sintomo che c'è una gran voglia di vedere il cane, e gli animali, in modo diverso.
Io credo che ognuno di noi davanti al cane deve porsi con sincerità.
Cioè se si usa bene il collare a strangolo, cioè senza strattonare o senza far tirare il cane, non provoca danni ed è efficace mentre la stessa cosa non si può dire della pettorina, ma anzi bisogna ricorrere a cure farmacologiche?!?! ma che sutpidaggine megagalattica è mai questa (scusa l'espressione ma ne avevo sentite tante ma questa le batte tutte!!).. non è con lo strumento o con il contatto fisico che si insegna al cane la condotta, anzi ti dirò do più, la maggior parte delle volte è sufficiente allungare il guinzaglio ed il gioco è fatto.. cioè basta dare il giusto spazio al proprio cane.. poi se parliamo di condotta da obedience è un'altra cosa, ma li ci si lavora mesi e mesi per ottenere pochi minuti di completa attenzione......
RispondiEliminaInoltre non dici che l'uso scorretto del collare a strangolo fa SICURAMENTE più danni di un uso scorretto della pettorina.. ma che vantaggi avete nel difendere uno strumento del genere?!?
Ciao Matteo, grazie per il commento,è sempre importante lo scambio di idee perché è l'unico modo per crescere :)
RispondiEliminaCertamente l'uso della pettorina e del guinzaglio lungo può essere una bellissima soluzione in molti casi, io addirittura credo che il massimo della relazione con il proprio cane si possa avere con il cane libero da ogni guinzaglio, collare o altro. Ma questo non si può purtroppo sempre fare.
Spero mi perdonerai se anziché risponderti ti rigiro 3 due domande, che sono poi quelle da cui sono partito per la mia riflessione:
- è possibile con pettorina e guinzaglio (lungo) gestire un cane aggressivo/morsicatore in sicurezza?
- perché c'è questo grande accanimento contro il collare a strozzo e non ad esempio per la cavezza, che grazie al momento torcente è più pericolosa dello strangolino per le vertebre cervicali?
- si citano di continuo studi scientifici sui danni del suddetto collare, quali e dove sono? E' possibile vederli?
Apprezzo comunque l'interessamento, perché significa che, con idee forse leggermente diverse (ma non credo in fondo poi tanto), ci unisce il grande amore per il cane, e questa è la cosa importante :)
Ciao Andrea, certamente quello che ci unisce è la passione per i nostri amici a 4 zampe.
RispondiEliminaSono d'accordo con te si debba poter lasciar libero il cane ed è quello che faccio quando passeggio nelle zone poco trafficate vicine a casa mia.
MA veniamo al dunque: alla prima domanda è facile rispondere di si e ti spiego il perché. Il problema dell'aggressività va risolta prima di poter portare il cane in mezzo alla gente, fino ad allora si DEVONO fare le passeggiate il più isolati possibile, con guinzaglio lungo e pettorina visto che parliamo di un cane che ha già i suoi bei problemini.
Al tempo stesso se io avessi un figlio maleducato, che non sappia star fermo un secondo e che urli come un pazzo non lo porterei mai al cinema finché non gli ho insegnato le buone maniere..
In realtà la cavezza fa forza sul muso del cane e non direttamente sul collo, per questo è meno pericolosa. Certo non può esser considerato uno strumento definitivo per accompagnare il proprio amico a fare una passeggiata..
Metti uno strangolo al collo e fatti strattonare tre volte al dì per 30 minuti , poi mi dici come ti senti alla fine della settimana. Quando ero più ignorante di adesso, usavo il collare per il mio cane che da cucciolotto tirava come un ossesso e dopo nemmeno una settimana aveva la gola irritata.. servono studi scientifici per capire che uno strangolo così utilizzato faccia male? insomma per capire che un cazzotto faccia male non serve mica che mi rivolga a Zighighi!
Se il cane sa andare al guinzaglio gli si può pure mettere una tagliola al collo, tanto sa che non deve tirare.. da considerare che però il pericolo è sempre dietro l'angolo e se per esempio sei in un momento particolare dell'anno, e qualcuno ha la brillante idea di accendere un bel petardo nelle tue vicinanze ecco qui che ZACK, ci siamo giocati la testa del nostro caro amico pelosetto.. quindi mi chiedo perché rischiare? perché proporre uno strumento potenzialmente dannoso quando ce n'è uno che non lo è, considerando anche il fatto che non è con lo strmento che si insegna a passeggiare insieme?
Tu metteresti qualcosa al collo di tuo figlio che potrebbe nuocergli per averne maggior controllo quando hai una alternativa meno dannosa?
Buongiorno a tutti, reputo interessanti le vostre riflessioni ma come sempre vedo poche soluzioni. non vorrei essere fraintesa, il mio non è sarcasmo, vi riporto esperienze personali.
RispondiEliminaNon tutti hanno le possibilità economiche di rivolgersi a degli educatori, troppo spesso si cercano soluzioni di comodo per gestire il comportamento del nostro amico a 4 zampe perchè non si ha la giusta cultura sull'argomento; l'addestramento richiede tempo e costanza; a volte è anche facile incappare in educatori poco seri e, per chi è alle prime esperienza, non è facile riconoscerli. e tanti altri esempi di questo genere...Io stessa mi ritengo ignorante e per capirne di più ho iniziato a leggere libri, curiosare nei programmi televisivi, etc. ho sempre trovato qualcuno che dicesse: " non si fa così." "il collare a strozzo fa male al cane e non gli insegna una buona condotta, bisogna usare la pettorina." e ancora "usate il bocconcino, è meglio premiare che sgridare.", etc. sapete che la lista e ben lunga. Quello che non ho mai trovato però sono state delle risposte concrete. faccio un esempio banale. Un cane da dietro un cancello abbaia avventandosi a denti scoperti contro la recinzione che lo separa da un altro cane a passeggio con il proprio padrone che a sua volta, sentendosi minacciato, si scaglia a sua volta contro il cane dietro il cancello. Il padrone inizia a pensare: se lo premio rinforzo, se lo sgrido alzando la voce lo rinforzo...e intanto i duo cani continuano impazziti nella loro sceneggiata...se gli do un calcetto nel finaco (cit. Cesar) gli faccio male e allora...come cavolo interrompo tutto ciò? scena finale....padrone che trascina via il cane di peso o peggio...conclusione. è giusto fare questo tipo di informazione ma ci vorrebbero anche esempi concreti che possano aiutare le persone a capire come interagire, come correggere il proprio cane. Mi fermo qui con questo spunto, al quale spero di avere risposta (magari ignoro l'esistenza di testi o video di questa natura), perchè vi ho già annoiato anche troppo. e non sono andata a toccare il discorso di incapacità del "padrone medio" nel riconoscere i segnali del proprio cane.
Ciao "Krav Maga Lab" grazie anche a te per il commento.
RispondiEliminaHai centrato il problema, si parla troppo del cane e poco si interagisce con lui. Quello che più mi fa pensare è che di articoli dove propongo metodologie teorico-pratiche (ho scritto anche un libro) non vengono neppure letti, ma basta fare un post sul collare a strozzo, che fra l'altro non è neppure il mio strumento favorito, per avere centinaia e fra poco migliaia di visualizzazioni in pochi giorni.
Siamo veramente così superficiali?
Io un esempio concreto ce l'ho: Rex, pastore tedesco di circa 40 Kg, abbandonato in un canile, considerato problematico perché aveva morsicato e condannato al'eutanasia, nessuno poteva, e voleva, avvicinarsi a lui.
Con un metodo basato sulla costruzione di una relazione, Rex è stato rieducato e, dopo un paio di mesi, è stato adottato e ieri sera ha partecipato a una lezione di gruppo senza nessun problema.
Con Rex è stato usato anche il collare a strozzo, è vivo e rende felice una famiglia.
Questo è il racconto dell'educatore che ha lavorato con Rex:
http://gruppocinofiloverona.blogspot.it/2013/01/rex-dalla-sentenza-di-eutanasia-ad-una.html
Caro Matteo,
RispondiEliminadavvero se hai a che fare con un cane, diciamo un pastore tedesco di 40 Kg di circa 3/4 anni, abbandonato in un canile, che per qualche motivo presenta aggressività e tende a morsicare tu usi pettorina e guinzaglio lungo? L'hai fatto tu personalmente, l'hai visto fare da qualcuno?
Ho fatto un po' di ricerche e l'unica scuola che propone qualcosa di diverso da collare a strozzo o psicofarmaci è in America e usa protezioni da Mondioring (che non è in effetti male come idea ;)
Trovare un'alternativa mi riempirebbe di gioia.
Per quanto riguarda la cavezza, lega un filo al tuo dito indice, in fondo verso la mano, e tira con forza. Ora legalo alla punta del dito, verso l'unghia e tira con la stessa forza. E' un po' diverso, no? E' fisica meccanica elementare, non occorre scomodare Zichichi.
La domanda sugli studi scientifici era: esistono veramente studi scientifici che provano la dannosità del collare a strozzo?
Vorrei sinceramente vederli.
Se invece parliamo di esperienza, io conosco personalmente educatori cinofili che usano lo strangolino da oltre 30 anni, li ho visti salvare molti cani e non c'è mai stato un caso di danni a trachea o vertebre cervicali.
Probabilmente sanno usare questo strumento.
Leggendo questo articolo mi sorgono però delle domande, da ignorante in materia quale sono. Qual è il corretto utilizzo del collare a strozzo? Sia nei cani che tirano sia nei cani aggressivi, perché mi sembra giusta l'idea di insegnare ad usare correttamente gli strumenti che si vedono, ma bisognerebbe anche scrivere come farlo. Inoltre vengono paragonati i vari prezzi per le varie terapie, farmacologica, collare a strozzo e educatore cinofilo, ma non capisco se anche l'educatore è sconsigliato. Prima di fare una scelta vorrei avere qualche parere in più :) Grazie in anticipo per la risposta :)
RispondiEliminaGloria, chiedere quale sia "il corretto utilizzo del collare a strozzo" è come chiedere quale sia il corretto utilizzo di un bel paio di manette e manganello. Certo, lo insegneranno anche in polizia in caso di sommossa o arresto di delinquenti, ma non è che sia una norma comportamentale, giusto? L'idea che ci sia un "modo" per interagire con cani che tirano e che manifestano ostilità (ma come accomunare un problema di tirare al guinzaglio con una fantomatica "aggressività", quando quest'ultima andrebbe diagnosticata da uno specialista? O chiamiamo aggressivo un cane che abbaia?) è giusta, ma non è certo il collare a strozzo quel metodo. Paragonare i prezzi può avere un senso, ma molto vago: è come dire che una bicicletta è 1000 volte meglio di una porsche perché costa 1000 volte meno. E grazie... ma è una bicicletta, non una macchina e tantomeno una porsche, no? L'educatore è sconsigliato? Vedi tu, è l'unica figura che ti può aiutare... Certo, ci sono molti che non son bravi nel mestiere di educatore. Concordo. Così come ho trovato commercialisti che sbagliavano gli F24, dottori che non curavano decentemente i pazienti, maestri e professori incapaci di insegnare, ingegneri che sbagliavano i calcoli, e così via... Siamo sempre, in ogni campo, nelle mani del destino... no?
EliminaClaudio Cani Sciolti
per capirlo bisogna conoscere tante cose,provero' a riassumerle telegraficamente.
Eliminail cane e' un animale di branco e si rende conto che il mondo non e' fatto a misura sua(la macchina non la guida, l'ascensore non lo sa prendere, il mangiare lo dai tu etc)
e quindi e' felice quando trova un capobranco di cui puo' fidarsi pienamente che lo sappia guidare con sicurezza.
Sappi che uno dei comportamenti che dimostrano scarsa fiducia del cane verso il conduttore e' quello di tirare al guinzaglio.
quando il cane tira cerca di imporre la sua volonta' al conduttore, comportamento che nessun sottoposto che stimi il proprio capo tiene.
quindi saper usare il collare a scorrimento significa aver impostato il rapporto con il proprio cane al meglio, dimostra piena fiducia del cane ed un amore sincero in chi lo conduce,questo portera' il cane ad essere equilibrato in quanto la fiducia nel conduttore lo indurra' a comportamenti rilassati il linea con chi lo conduce, e la sua fiducia nel padrone non lo costringera' a prendere decisioni da solo che potrebbero essere inadeguate .Impostato il giusto rapporto il collare a scorrimento e' senza altro migliore
sia per il cane che avendolo sempre non in tenzione e' privato pure della scomodita' di un collare classico che per forza di cose va messo piu' stretto,sia per il rapporto cane conduttore in quanto collare e guinzaglio costituisco il modo piu' facile veloce e comodo per comunicare, un po' come il cavaliere comunica con le briglie.
Spero almeno in parte di essere riuscito a comunicarti cio' che penso , naturalmente il discorso e' da portare piu' a fondo , ma io credo che le line guida siano queste
ciao
Ciao Gloria,
RispondiEliminaseguire un educatore cinofilo è assolutamente consigliato, e consiglio di seguirne uno bravo, cioè che ti faccia stare bene con il tuo cane, indipendentemente dagli strumenti che usa.
Sempre personalmente ritengo che più che gli strumenti conti la relazione che si crea con il cane, che va al di là di collari o bocconcini.
Se vuoi dare un'occhiata a cosa si propone con "Il guinzaglio invisibile", puoi leggere i vari post del blog, in particolare:
http://ilguinzaglioinvisibile.blogspot.it/2012/11/collare-o-non-collare-questo-e-il.html
Questo lo ritengo senz'altro un bel post... Condivido al 100%.
EliminaClaudio Cani Sciolti
La relazione che si instaura col cane che va al di lá di collari e bocconcini?
RispondiEliminaChe relazione può mai nascere dalla coercizione?
Rispetto, timore, asservimento...di certo non amicizia.
Hallgrren e miles negli anni novanta già scrivevano dei danni delli strozzo e l'associazione mrdici veterinari comportamentalisti, cui avresti potuto tranquillamente domandare invece di arrivare in america, scrive da anni dei danni che provoca tale collare.
Ah certo, i veterinari comportamentalisti sono truffatori in combutta con le case farmaceutiche, non professionisti di settore.......ma per piacere. ..te lo dico da educatore cinofilo:voi addestratori dovete capire che è arrivato il momento di studiare! !!!
Come mia abitudine, non censuro mai commenti negativi.
EliminaIn particolare, lascio volentieri il commento qui sopra lasciato da un "anonimo educatore cinofilo" che, a mio avviso, testimonia esattamente la desolazione culturale in cui naviga la cinofilia moderna.
Il signor "anonimo" dice di leggere libri, ma non dice quali, dice che Hallgreen e Miles scrivono dei danni del collare a strozzo perché, ne sono certo, lo ha letto in una nota a pié di pagina di un qualche libro di moda, ma lui, il signor "anonimo", questi articoli non li ha letti, a differenza mia.
Che i veterinari comportamentalisti usino e consiglino psicofarmaci non me lo sono inventato io, basta fare qualche ricerca su Google per capirlo e rendersi conto dei danni che provocano le droghe psicotrope ai cani e agli umani. Ne ho scritto in questo post:
http://ilguinzaglioinvisibile.blogspot.it/2013/03/psicofarmaci-per-cani-tante-bugie-poca.html
Caro "anonimo", io non sono un "addestratore", purtroppo, ci vuole tanta esperienza, dedizione e cultura cinofila per esserlo, sono un semplice volontario di un'associazione che lavora per migliorare la relazione famiglia - cane e recupera cani definiti "aggressivi" da "anonimi educatori cinofili" o riempiti di psicofarmaci da gente che non sa tenere in mano un guinzaglio.
Perché i libri sono importanti, i dibattiti e lo scambio costruttivo di idee è fondamentale per crescere, ma alla fine quello che conta è che cosa fai quando un proprietario ti porta disperato un cane morsicatore, destinato alla soppressione, a cui comunque vuole bene, e li porti a recuperare quel meraviglioso rapporto che è la relazione, l'amicizia, l'amore che c'è fra l'uomo e il cane.
Se sei capace di fare questo, puoi chiamarti "educatore", "addestratore", "istruttore" o quello che vuoi.
Se non ne sei capace, puoi aver letto tutti i libri del mondo, puoi avere un bellissimo diploma appeso nella tua cameretta, ma in campo cinofilo vali meno di una deiezione del tuo cane, ammesso che tu ne abbia uno.
A questo punto dovrei dire: mi scuso per lo sfogo, tuttavia… non mi scuso proprio per niente ;)
P.S. Hallgreen ha scritto meravigliose pagine sulla cinofilia, è un peccato che venga solo citato per un articolo sui collari scritto più di vent'anni fa.
Complimenti Andrea, ti definisci solamente un volontario, ma per me hai le idee ben chiare e soprattutto sei razionale. Anche io sono un sostenitore dello strozzo "senza catena" perché sono convinto che, in caso di erroneo "strappo", possa ammortizzare il colpo, contrariamente al collare fisso che rimane in tal caso rigido (vorrei vedere uno studio sui danni provocati dagli altri collari e pettorine, ma non li ho trovati........ Solo per curiosità, io mi dedico ai cani in questo modo: www.pegasus-soccorso.it
Elimina'Sta risposta mi è piaciuta... e mi ha convinto: seguo il consiglio dell'addestratore da cui da poco sto portando il mio còrso, prendo lo strangolo e lui insegnerà a me a usarlo. Perchè il punto è là, impariamo prima noi, con umiltà e da chi veramente ne capisce...
RispondiEliminaSolite discussioni, solite osservazioni, soliti esiti: è inutile continuare a dibattere. Chi è convinto che il collare a strozzo occorra "imparare ad usarlo", lo userà e seguirà consigli, trucchi e motivi di chi ne fa uso; chi non ritiene che sia utile o positivo usarlo, non lo userà, seguirà consigli, metodi e motivazioni di chi crede che non sia da usare. E gli uni non daranno mai ragione agli altri, e viceversa. Quindi, inutile questionare: chi pensa di usarlo, bene, lo usi, e gli altri continuino a non usarlo. Non muore nessuno, casomai qualcuno sta meno bene, ma in questa società, chi se ne importa? Stiamo tutti "un po' meno bene"...
RispondiEliminaAh, Andrea: "- è possibile con pettorina e guinzaglio (lungo) gestire un cane aggressivo/morsicatore in sicurezza?" Assolutamente sì. Certo, dipende dalla capacità delle persone. Come al solito, non tutti quelli che si cimentano a fare qualcosa sono buoni a farlo. Ma chi sono gli altri per dirci cosa possiamo fare o non fare? ;-)
Claudio Cani Sciolti
Leggo anche io con desolazione il difendere quello che viene definito "il metodo gentile"...l'ultima moda degli ultimi anni intorno alla quale gira un business non indifferente. Che bel ricatto morale al cane: se tu fai questo io ti do il bocconcino...interessante...e quando poi il bocconcino non basterà più? al di fuori del bocconcino poi il nostro cane ci ubbidisce davvero? o prende iniziative da solo? ci chiede il permesso prima di fare qualsiasi cosa, anche per andare in aggrassività con i propri simili? o fa come gli pare? e in una zuffa tra cani, o nell'immediato istante precedente alla rissa, sappiamo controllare il nostro cane? si immobilizza immediatamente al nostro ordine? ci guarda e chiede il permesso prima di andare in aggressività?
RispondiEliminaBhe...gli esempi sarebbero infiniti...
insomma il nostro cane, ci risponde, e nemmeno sempre, se abbiamo un bocconcino(condizionamento...anche detto riflesso di Pavlov) e poi? se i bocconcini sono finiti?al di fuori dai bocconcini ci rispetta e ci ascolta sul serio?
Quello che intendo è che una buona relazione col nostro cane è quella dove ci considera dei soggetti carismatici da seguire e dai quali essere guidati, perché che a noi piaccia o non piaccia il cane ragiona nel modo in cui se non ha un leader, ci diventa lui...e mi sembra poi un pò difficile dire al cane cosa fare se è lui a sentirsi responsabile per noi, e non viceversa (etologia del cane).
Noi abbiamo a mio avviso l'obbligo morale di essere i leader del nostro amico cane. Perché mi deve ascoltare se gli dico di non andare per strada (pericolo che spesso non conosce, per lui è solo un terreno di consistenza diversa)...perché se in un momento qualsiasi decide di allenarsi alla predazione (istinto naturale di tutti i cani atto alla sopravvivenza) e punta un bimbo che corre, io devo essere certo che il cane non si muove se non dopo avermi chiesto il permesso, che io in quel caso ovviamente non darei...devo star tranquillo di saper controllare alla perfezione il mio cane affinché non succedano MAI incidenti tipo morsi, aggressioni, etc., perché la via poi lì sarebbe quella della soppressione. Insomma dobbiamo essere noi ad insegnargli le regole di un mondo in cui vivono che non è il loro. Ne va soprattutto della loro sopravvivenza.
Piccolo appunto sulla pettorina: viene usata per un unico scopo...per trainare.L'istinto naturale del cane alla pressione sul torace è quello di tirare/trainare.viene usato infatti per i cani da traino, da slitta. Se la pettorina non dovesse essere adatta al cane, per forma e dimensioni, a lungo andare porta ad una deformazione degli arti anteriori.
Chiudo con una domanda...quando portate a spasso il vostro cane, siete sicuri che siete voi a portare a spasso lui...o è il cane che porta a spasso voi?
Vercingetorige
bell'articolo, per riflettere senza pregiudizi.
RispondiEliminaNel 2003 ho fatto con il cane un corso di addestramento di base e veniva fatto usare un collare a strozzo maglia metallica e guinzaglio 1,2mt.
Il cane si è abituato durante il corso e al test finale è arrivato secondo con solo un errore, mostrando tra l'altro di aver fatto le prove con rilassatezza e senza un vero sforzo.
Ho quindi mantenuto tale collare tutti questi anni, ma sono ovviamente pronto a sostituirlo se necessario.
Sottolineo però che questo consente un maggior controllo del cane, inteso come maggiore feeling. Il controllo lo faccio senza mai tirare, ma appunto usando la voce. Il guinzaglio resta morbido, con il collare alla massima estensione. Però tale collare permette una cosa che i collari fissi non consentono: il cane sente il collare esteso e morbido, quindi mantiene un atteggiamento rilassato. Se il cane passa in posizione di allerta (per esempio per presenza di altri cani), io posso comunicargli che non gradisco la sua aggressività semplicemente con un leggero strappo al guinzaglio (attenzione: il collare non va in strozzo, gli anelli non scorrono tra loro, solo che il cane sente il diverso peso del collare e sente il rumore degli anelli).
A volte capita di andare in strozzo, ma sono casi estremi, in cui il cane scatta improvvisamente e potrebbe essere pericoloso per altri cani (non gli piacciono quelli piccoli e neri). Tante volte altri proprietari di cani lasciano avvicinare il loro al mio, senza neanche verificare di essere prima visti da me, ma finora sono riuscito a evitare conseguenze pericolose sui loro cani grazie al guinzaglio corto.
Adesso che il cane è anziano non cambierebbe nulla usare un differente collare, tanto ormai è abituato che lo conduco con la voce e non con il collare (anche per le svolte).
Ciao.
RispondiEliminaSono Emmanuele e lavoro come educatore cinofilo a Padova.
Tralasciando deliberatamente il discorso psicofarmaci e capezzina (che aborro), vorrei portare un semplice ragionamento.
Mettiamo anche che il collare a strozzo non faccia alcun tipo di danno fisico (non ne sono convinto, ma facciamo finta che sia così), che vantaggi ti da l'uso di un collare a strozzo rispetto ad un collare fisso?!
Strattonare lo puoi fare benissimo anche con un collare fisso (e pure con una pettorina), allentare la tensione lo puoi fare benissimo anche con un collare fisso, dare dei "colpetti" per "richiamare" l'attenzione del cane lo puoi fare benissimo con il collare fisso, trattenere un cane lo puoi fare benissimo anche con un collare fisso.. quando, come e perchè un collare a strozzo è più utile di un collare fisso..?? davvero non trovo una sola cosa che un collare a strozzo possa far meglio di un collare fisso! e per questo non trovo nessun senso nell'utilizzare un collare a strozzo al posto di un collare fisso. credo solo che il collare a strozzo possa semplicemente fare più male di un collare fisso. quindi a che scopo usarlo?!
Forse l'unica situazione in cui lo userei è per un cane anziano che sono sicuro non tiri, e al quale possano dare molta noia le manipolazioni legate al momento in cui infili il collare normale. ed in questo caso provvederei comunque a fare in modo che il collare si blocchi prima di chiudersi intorno al collo del cane.
Davvero, l'unica verità (secondo il mio modesto parere) è che il collare a strozzo non serve ad una emerita cippa, quindi, nel migliore dei casi è inutile, nel peggiore diventa dannoso..
Ciao Emmanuele,
Eliminain realtà è facile dimostrare che il collare fisso può essere più dannoso per il cane di quello a strozzo, e la spiegazione sta nel concetto di "pressione".
Da Wikipedia:
"La pressione è una grandezza fisica intensiva definita nel modo più semplice come il rapporto tra il modulo della forza agente ortogonalmente su una superficie e la sua area".
ovvero: P = F/S
Quindi a parità di forza, più è concentrata e ortogonale (in pratica a 90° rispetto alla superficie) è più è alta la pressione.
E' la pressione che "fa male", provate a schiacciarvi una gamba con la mano aperta, con un pugno chiuso o con un dito con la stessa forza e sentite la differenza ;)
Col collare a strozzo la pressione viene distribuita su tutto il collo, in pratica suddivisa in 4 direzioni: davanti, destra, sinistra, dietro (da cui tutte le critiche per i supposti danni alle vertebre cervicali).
Da questo consegue che la pressione esercitata su un punto del collo del cane, come ad esempio la trachea, è 4 volte inferiore nel caso del collare a strozzo; in pratica con il collare a strozzo, la trachea subisce meno pressione e il cane… si strozza meno ;)
Se la teoria non vi convince, provalo tu stesso su una mano o sul collo; attenzione però, con delicatezza, il nostro collo non è robusto come quello del cane! :)
Andrea
Sono anche io un educatricre e nonostante abbia superato anche esami che mi hanno portato ad essere istruttore ho comunque scelto di fare l'educatore perchè a me piace aiutare i cani, non addestrarli. Dopo 10 anni di lavoro come dipendente in 2 canili, posso dire di avere una discreta esperienza. Ho 10 cani miei e li tengo tutti a casa insieme a 4 gatti. Due sono stati due buoni cani da ricerca ma disgustata dall'ambiente, la loro erede una malinois di 4 anni oggi si gode la famiglia. Ho una Jagh Terrier di 16 anni che, presa in canile a 11 mi ha aiutato parecchio nelle classi di socializzazione. Tre Jack Russel di cui uno è un cane difficile e devo tenerlo separato dall'altro maschio quando non siamo presenti, perchè si sbranano. Meno la Malinois ed il cane del mio compagno tolto a sette anni di catena sul cemento, tutti arrivano dal canile. Ho letto con attenzione, rabbia prima con rammarico e dispiacere dopo l'articolo di cui sopra. Mi spiace, ma non ho mai e dico MAI visto risolto un solo problema usando il collare a strozzo. Se trovi il cane inibito, serve solo a farlo obbedire per paura. Stop per quanto riguarda l'apprendimento a non ripetere l'errore mi spiace per chi ci crede, ma il giorno dopo il cane è tale ed uguale a prima. Ho visto tante persone strattonare in continuazione il cane e basta. Questo serve ad una SOLA cosa. A sfogare la frustrazione di chi è impotente di fronte al comportamento del proprio cane e cerca di dimostrare senza per altro riuscirci, di avere la situazione sotto controllo. Vedo e continuo a vedere stessi conduttori e stessi cani strattonare e venire strattonati per gli stessi motivi. Questo vuol dire che il collare non funziona, che la punizione per cui il cane dovrebbe avere imparato non è efficace, per cui il problema si ripresenta. Conosco persone che usano il collare a strangolo per contenere il cane senza domandarsi del motivo per cui il cane non si lascia contenere. Persone che lo usano per paura di avere un cane che scappa senza chiedersi come mai il cane porebbe scappare. E' un mezzo di contenimento, non un medoto educativo. Il cane al massimo non fa, non impara che non serve farlo. Crea solo ansia e frustrazione dove CAPACITÀ MENTALI, una pettorina, un guinzaglio molto lungo ed un set appropriato risolvono il problema. Disgusto per chi guarda ed infatti gli strattonatori di solito si guardano intorno prima di "colpire". E' un abuso. Non mi sono mai preoccupata di andare a verificare se esistono studi che ne dimostrano i danni o meno e mi sorprende di come non ci si possa arrivare da soli!! Non ce ne è bisogno perchè è sufficiente pensare alla parola "strozzo" per capire. E se la relazione di oggi con il cane prevede il nostro accreditamento ai suoi occhi non è di sicuro strozzandolo od impiccandolo che ci aiuta. Mai consiglio e consiglierò di utilizzare questo strumento se non in casi limite e comunque non come strumento educativo. Mai più lo userò, per altro posso affermare di avere un Malinois che morde la manica, fa ricerche con figuranti utilizzando il manicotto, rimane libera nei locali dove ci sono altri cani, in mezzo alla gente e non ne ha mai indossato uno. MAI!! Non sono San Francesco io, non è mai stato un cane facile lei specie da cucciola. Semplicemente mi sono domandata quali fossero i miei limiti,ho avorato,ho aspettato,avuto pazienza,ho chiesto aiuto alle persone giuste, ho ringraziato quelle che mi hanno consigliato anche dicendo "no grazie", ho difeso i miei cani sempre.
RispondiEliminaCon i miei cani, quelli del canile, quelli che tirano,uso pettorine ad H e dove serve quelle con l'attacco sul davanti, uso una cosa chiamata pazianza,uso gli stessi metodi anche con i cani morsicatori senza dovermi mai ricredere; ringrazio di aver conosciuto chi mi ha insegnato ad usare il collare a strozzo un tempo, perchè solo dopo averlo usato ho potuto imparare a leggere l'ombra di sconfitta che permane negli occhi di un cane che non viene capito e a vergognarmi per esserne stata io la causa. Saluti Erika
Ciao Erika,
RispondiEliminaSono d'accordo con te, se usi il collare a strozzo per strattonare il cane e punirlo, sei uno sfigato, oltre a non capire nulla di cinofilia.
In realtà il collare a strozzo ha due funzioni: protettiva, nel caso di cani particolarmente mordaci, e comunicativa, più o meno come tenere per mano un bambino.
Vista la tua esperienza con personaggi che usano il collare a strozzo capisco la tua aggressività nei riguardi di questo strumento, che tuttavia è solo uno strumento, non una metodologia.
Personalmente ho visto molti casi in cui cani che si sbranavano e che dovevano essere tenuti separati, sono stati riabilitati da educatori capaci che usavano anche il collare a strozzo. Ho anche naturalmente visto cani con lo sguardo sottomesso e pauroso di cui parli e per questo ti do ragione, ho lasciato la mia precedente associazione per questo motivo e sto lavorando per crearne una migliore. Se vuoi vedere che sguardo ha il mio cane, basta che vedi i video pubblicati o la foto del mio profilo ;)
Far l'altro non ho mai detto che bisogna usare sempre il collare a strozzo!. Personalmente uso anche la pettorina svedese per correre insieme a Elsa e durante le passeggiate la lascio completamente libera (abito in campagna ;)
Questo blog infatti si chiama "il guinzaglio invisible", non "il collate a strozzo" ;)
Ti faccio però la domanda che faccio in questi casi: supponi di dover gestire un cane mordace, diciamo un lupo cecoslovacco o un amstaff, con diverse esperienze di aggressività intra e interspecie, alto istinto predatorio e carsttere dominante, che strumento usi? Pettorina a H e guinzaglio di tre metri? Considera anche che spesso la pazienza tu ce l'hai, ma il padrone del cane no, e questo potrebbe significare per il cane il canile o l'eutanasia.
Attenzione alla risposta, però, ho sottomano una giovane pit bull su cui potremmo mettere alla prova il tuo metodo ;)
Un bacione ai tuoi cuccioloni, credo che la cinofilia abbia bisogno di persone che amano i cani come te :)
Andrea
Bhe credo faccia la differenza capire in che contesto si presentano i comportamenti aggressivi.
EliminaIn ogni caso, nel canile dove ho lavorato fino a un mese fa, il collare a strangolo era obbligatorio. Nel senso che i cani potendo uscire in passeggiata anche al di fuori dalla struttura erano tenuti ad indossarlo per “sicurezza”. L’attività dei volontari era supportata da me, che abbinavo al collare comunque una pettorina svedese a tutti i soggetti e quella che si aggancia sul davanti ai soggetti più irruenti, tipo quelli che si scaraventano in avanti strattonando questa volta il volontario o conduttore insomma. (un po’ di info sulla gestione dei rinforzi, sulla gestione del cane già nel box, sulla regressione sociale con tanta, tanta fatica) Questa pettorina ha solleviato le pene di un sacco di cani che tiravano liberandoli dalla pressione che ormai aveva temprato i loro poveri colli, perché avendo una azione meccanica a livello delle spalle, impedisce al cane di “volarti via”. Per la “messa in opera” delle pettorine su soggetti un po’ intolleranti alla manipolazione, veniva usata una museruola. In questo modo ha sempre vinto la “calma consapevole” sapendo di essere in sicurezza. A certi poi la museruola veniva tolta. Ad altri quando si valutava la socializzazione nel branco dei cani già consolidato esistente in canile, veniva lasciata ma era il modello della EvilCollar., quella insomma da levriero che ha il laccio sul davanti ed il cane non può toglierla nemmeno con le zampe. Io credevo che la museruola fosse solo fonte di frustrazione. E’ stata una benedizione per quei cani che aggredivano senza nemmeno annusare perché li inibiva quel tanto da farli ragionare. Ovvio che qui parliamo di una aggressività non “patologica” e gli altri erano cani equilibrati e con buone competenze sociali. Nella gestione al guinzaglio il cane in presenza di uno stimolo ad una certa distanza veniva comunque agganciato al guinzaglio molto lungo, che recuperato diventava corto se necessariamente obbligati al passaggio in luoghi stretti o con movimento di cani e persone e se necessario anche tenuto per il secondo guinzaglio legato allo strozzo. Il comportamento spesso non si manifestava. Se si, veniva ignorato, perché in sicurezza grazie anche alla museruola.
Io comunque il collare non lo mettevo mai a strozzo ma lo chiudevo facendolo diventare fisso. Per me è sufficiente lavorare in prevenzione valutando gli spazi, e continuando a camminare senza variare mai l’andatura non permettendo comunque al cane di raggiungere l’obiettivo, senza ingaggiare guerre su chi tira di più. Con me non raggiungi quello che vuoi, stop. Se i cani non ti piacciono, non sei obbligato per forza a doverli conoscere, ma nemmeno a volerli mordere. Sono convinta che il lavoro sia a monte e non si possa risolvere mai “sul posto”. Il lavoro sta nel prevenire il comportamento. Per il resto quasi tutti i cani del canile (meno tre) che se non erano sorvegliati, girata la schiena combinavano casini, erano tutti liberi ed insieme ai miei cani avevano formato un bel branco unito. Tutti i cani nuovi dopo il periodo di osservazione, venivano valutati attraverso la rete nel recinto con altri cani e messi poi a confronto con questo branco che contava circa 30 cani. O abbiamo sempre avuto fortuna o funzionava. E’ servito ad un cucciolone di AmStaff a sapersi comportare meglio e a non investire come un trattore gli altri cani. (i vecchietti sono una forza in questo). Quando questo si è trovato in mezzo a trenta cani….ha cambiato atteggiamento. Cani che al guinzaglio tendenzialmente tiravano a mordere, liberi di trovare i loro spazi o traiettorie non si mordevano più. Certo che devi avere una certa gestione su ogni singolo cane, e chi ti aiuta deve sapere cosa significa il termine “risorsa”…i “volontaribiscottosi” erano banditi dal canile. Ed i frutti raccolti in due mesi sono stati il frutto di un lavoro di sei. Però è stata una sfida ed una conferma di quello che pensavo.
Che i cani aiutano i cani, che più “chiudi” un cane più questo tende a “scapparti” di mano, che la libertà di poter scegliere aiuta l’apprendimento, che i cuccioli a cui insegni a seguirti liberi sono gli adulti di domani che non tirano il guinzaglio, che i più sono cani non aggressivi ma frustrati perché con le ali tagliate. Anche se esistono barriere che impediscono tanto, un buon padrone riesce a risolvere il problema e a trovare un posto dove poter regalare una passeggiata con un guinzaglio lungo, od un poco di libertà in sicurezza. E poi ci sono le persone giuste che ti possono aiutare. Per quanto riguarda la pazienza ….se i proprietari non ce la mettono mi dispiace per i loro poveri cani che prima o poi tanto finiranno in una vita di privazioni o comunque in canile finchè c’è posto. Se tosti, o ci mettono la pazienza o prima o poi non hanno più la pazienza nemmeno di tenere il cane. In certe situazioni dove peraltro i comportamenti aggressivi sono legati all’ambiente, prima fai cambiare aria al cane meglio è per lui. Certi proprietari andrebbero diffidati dal prenderne altri.
RispondiEliminaPer la tua Pit bull… bhe hai capito che sono una fanatica del “branco” e che i cani certo la potranno aiutare. Se hai dei cani adatti, ovvio. Sono dei cani estremamente fisici e il loro autocontrollo negli incontri con gli altri cani è fondamentale. Le esperienze sociali fatte già da subito nel rispetto dei suoi tempi, a meno che non abbia subito privazioni particolari e quindi esibire atteggiamenti particolari, la serenità è dovuta…ed una serena conduzione con una pettorina del tipo di cui ti ho parlato,ed un bel guinzaglio lungo…..…non possono rendere il tutto più piacevole. ;-)
Scusa la rabbia per l’altra mia, e la lunghezza di questa. Ciao Erika
Ciao, ho letto tutti i vostri commenti... e vorrei chiedervi un consiglio! Ho un dogo argentino di un anno e mezzo cresciuto con affetto libero e felice in mezzo al verde. Il mio problema è che quando siamo a fare le nostre passeggiate in strada al guinzaglio lui tira come un dannato evidentemente perché segue una pista olfattiva, è totalmente ingestibile e agitato e ciò oltre a farmi sentire un pessimo padrone mi disturba anche perché quando siamo isolati in luoghi dove non passano cani lo si tiene con un dito... non avendo risorse economiche per un educatore stavo anche pensando di tentare con il famigerato guinzaglio a strozzo..in anticipo grazie e complimenti per le ottime riflessioni
RispondiEliminaCiao carissimo,
Eliminami dispiace darti una brutta notizia, non sarà uno strumento, collare a strozzo, pettorina, bocconcino o altro a rendere il tuo cucciolone più controllabile. Lo scopo del collare a strozzo, a dispetto del brutto nome, non è strozzare il cane, ma comunicare con lui.
Se il cane tira in passeggiata, non va sgridato, perché non sta facendo nulla di male, vuole solo esplorare il suo mondo. Deve solo imparare a farlo insieme a te, senza farti diventare matto ;)
Ti posso dare un paio di consigli che aiutano in questi casi, la fase più "critica" dura solitamente non più di 10 minuti, poi il cane diventa più gestibile.
1 - se il cane tira, tu non seguirlo. Stai fermo, soprattutto con le gambe, rilassati e aspetta che il cane si fermi e ti guardi.
2 - se il cane vuole andare da una parte, delicatamente attiri la sua attenzione chiamandolo e lo dirigi dalla parta opposta a dove vuole andare.
3 - dedica una parte della passeggiata a lasciare che annusi e esplori il suo mondo! ;)
Fammi sapere se funziona :)
Andrea
Grazie Andrea per la repentina risposta .... cercheró di provare a far come dici tu! Comunque il suo tempo di agitazione dura tranquillamente mezz'ora spesso e volentieri..
RispondiEliminaIn quello arco di tempo ti si friggono gambe e braccia :) considerando che pesa Piu di 40 kg e io sono 70 .. lui segue solo il suo istinto di cane da cagnette è solo che a volte è veramente un rompiballe!!!! Ciao
forse sono un po' in ritardo nella risposta, abbiamo un pastore tedesco di 40 kg pauroso e quindi aggressivo con le persone: usavamo il collare a strozzo e adesso usiamo la pettorina; il cane avendo lavorato sul rapporto e su tantissime altre cose adesso è gestibilissimo con la pettorina molto più di quanto lo era con lo strozzo; è importantissimo il nostro linguaggio del corpo e questa cosa che chi utilizza la pettorina usa farmaci è assurda e non esiste per nulla; bisogna concentrasi sul cane; se noi tiriamo il cane quando tira, lui tirerà di conseguenza: il collare a strozzo me lo hanno fatto usare e me lo hanno fatto strattonare, cosa di cui mi pento amaramente perchè davvero non ha nessun senso logico.....il rapporto è l'unica cosa su cui si può lavorare, non esistono vie di mezzo o rimedi immediati: noi dobbiamo essere più interessanti del mondo che ci circonda. La passeggiata è per loro quindi se vogliono annusare ed esplorare è giusto che lo facciano; a me avevano detto di dedicare solo una parte della passeggiata a questa attività ed è sbagliato: il cane deve fare il cane e sentirsi libero di farlo. Spiegatemi qual è l'uso corretto del collare a strozzo a questo punto. Perché se applicato ad un cane che non tira per nulla potrei pure essere d'accordo, ma viene usato per correggere invece e nella correzione si usano le strattonate; un'altra cosa il cane con il collare assume una postura innaturale che crea conflitti con altri cani...
RispondiEliminaHem...
RispondiEliminami rendo conto che i commenti sono ormai vecchi di mesi ma mi scappava di commentare comunque da qualche parte e dopo essere rimbalzato da un blog all'altro ho deciso di non andare oltre e di commentare qui.
E' successo che io stavo semplicemente cercando su google una marca e modello di collare a strozzo e mi sono trovato in un ginepraio del quale evidentemente ignoravo bellamente l'esistenza nonostante i miei cinquant'anni abbondanti e che abbia infilato il primo collare ad un cane ormai piu' di quarant'anni fa.
Devo ammettere che sono rimasto basito dall'astiosita' delle discussioni, non qui in particolare, ma in generale sui blog che mi e' capitato di vedere nell'ultima ora, soprattutto dai detrattori di questo tipo di collare.
Voglio lasciare il mio contributo per quello che vale riferendomi esclusivamente all'uso che ho sempre fatto e che faccio di questo tipo di collare, lasciando perdere l'utilizzo di tipo professionale che sara' meglio lasciare ai professionisti.
Bene, dicevo che sono rimasto basito dall'animosita' (avevo scritto astiosita' ma provo io a ridimensionare la mia valutazione) in modo particolare dei detrattori ma ancor piu' basito sono rimasto per la pretestuosita' della premessa dalla quale si parte per accusare gli altri delle peggiori nefandezze di questo mondo. E' vero, il nome attribuito storicamente a questo collare non e' proprio indovinato e forse e' anche un po' inquietante ma c'e' da dire che e' ormai cosi' vecchio che ai tempi che furono nessuno avrebbe mai pensato che il semplice riferirsi alla forma di un oggetto potesse essere frainteso. Io che sono tra le altre cose un fumatore di sigari giro spesso con in tasca una ghigliottina (ovviamente tagliasigari, lo dico nel caso potesse diventare necessario specificare anche questo) che si chiama in questo modo per analogia con la funzione di quella ben piu' grossa, ma solo un cretino vedendomi brandire l'oggetto mi accuserebbe di essere un potenziale tagliatore di teste. Allo stesso modo, salvo gli usi impropri, mi aspetto che solo un cretino mi possa accusare di strozzare i cani se uso un collare solo perche' e' detto "a strozzo". Ma forse sono io che attribuisco ingenuamente a chiunque la stessa capacita' di discernimento.
Magari continuo su un secondo post...
...continua
RispondiEliminaPerche' allora stavo cercando un collare a strozzo? Per la ragione piu' ovvia di questo mondo e cioe' perche' e' un collare (e non certo una garrota spagnola) e preferibilmente uso questo tipo di collare nell'uso quotidiano, cioe' quando si deve uscire ed e' necessario indossare un collare.
Perche' preferisco questo tipo ad altri? Banalmente perche' e' piu' semplice e veloce da mettere e togliere, non ho necessita' di trattenere un cane che tira e quindi gli posso concedere il lusso di indossare qualcosa di abbondantemente largo rispetto a un collare fisso.
A volte mi torna anche utile dare un colpetto verso destra e verso il basso, quando per esempio ho bisogno di richiamare l'attenzione e il mio amico e' distratto e non mi sta ascoltando (magari quando si perde a guardare chissa' cosa mentre si sta attraversando in mezzo al traffico), altre invece accorciando la distanza fino a impugnare direttamente l'anello e tirando il nostro socio ben accosto alla coscia sinistra; questo l'ho trovato un buon espediente che infonde sicurezza con una femmina di pastore tedesco che aveva il terrore sacro del vuoto e si fermava se piu' avanti vedeva le griglie metalliche che si trovano comunemente sui marciapiedi quando sotto ci sono box interrati, pozzetti di aerazione della metropolitana etc... Insomma, un po' come darle la mano.
E gli strattonamenti, le vertebre spezzate e gli occhi schizzati fuori dalle orbite per il soffocamento? Non so che dire, se non che in qualche caso sporadico di improvvisa necessita' il sistema e' sicuramente piu' efficace e piu' sicuro per tutti di un collare fisso, ma stiamo parlando di utilizzo in casi eccezionali e dove la scelta fatta al momento e' per il male minore.
Tolto questo, rimangono nella quotidianita' i casi di comportamenti che sconfinano nel maltrattamento e di padroni isterici che tirerebbero scemo anche un compagno a quattro zampe santo e con la vocazione al martirio, ma in questi casi la colpa e' dei padroni che si comporterebbero nello stesso modo qualunque sia lo strumento nelle loro mani.
Allora, riassumento:
- tolti i casi dove la funzione dell'oggetto riguarda la sicurezza di chi opera con singoli esemplari problematici e potenzialmente pericolosi,
- tolti i padroni isterici che si fanno guidare dal cane che tira, attaccati a tre metri di guinzaglio dietro di lui per i quali non c'e' collare o pettorina che tenga,
- tolti infine quelli che usano lo strozzo perche' qualcosa bisogna pur mettere e in condizioni di utilizzo normale e' piu' comodo e pratico di quelli fissi da alllacciare, di cosa stiamo parlando?
Stiamo parlando di una notte di tregenda nella quale volevo sapere quanto costa un collare e devo essere finito in mezzo a toni tra il tragicomico e l'inquisitorio convinto tanto che per un un po' mi sono chiesto se si stesse ancora parlando di Spielberg che ha ucciso il triceratopo.