venerdì 29 marzo 2013

Arousal e eustress: se li conosci, non li eviti! :)

Ci sono delle parole che di tanto in tanto vanno di moda; sicuramente una di queste è "arousal".

Ho letto tante discussioni su Facebook riguardo a questa parolina magica: alcuni criticano addestratori tradizionali perché "fanno venire l'arousal al cane", altri che dicono che "quando si torna a casa è meglio non portare fuori il cane a fare una passeggiata perché se no sale l'arousal e il cane rimane agitato", altri non portano il cane in area cani perché "si agita" e così via.

Che cosa è l'arousal?

Da Wikipedia: l’Arousal è uno stato fisiologico e psicologico consistente nell’essere svegli e reattivi agli stimoli. L’Arousal comporta l’innesco del sistema di attivazione reticolare nel tronco
cerebrale, il sistema nervoso autonomo e il sistema endocrino, con conseguente aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa e una condizione di vigilanza sensoriale, la mobilità e la prontezza di risposta.

Perché succede questo?

L'arousal è una risposta adattiva all'ambiente.

Immaginiamoci una decina di migliaia di anni fa, noi e il nostro compagno a quattro zampe a caccia nella savana; le alternative allora erano piuttosto semplici: mangiare o essere mangiati.

E' chiaro che se i nostri avi in quella situazione fossero stati calmi e sonnecchianti, probabilmente l'uomo e il cane si sarebbero estinti subito.

L'arousal ha permesso loro di essere più attenti, di percepire meglio suoni, odori, di vedere in modo più accurato. La mente ragiona meglio e gli eventuali problemi vengono risolti più velocemente.

Naturalmente questo ha un costo dal punto di vista energetico; non è possibile mantenere questo stato di allerta a lungo, le risorse di glucosio disponibili per alimentare il cervello vengono esaurite in breve tempo. Se la condizione ambientale rimane, il cervello produce cortisolo, l'ormone che si occupa di procurare energia nel medio periodo.

Questo stato viene chiamato Eustress, dal greco "giusto stress"; è una condizione fisiologica definita anche "sindrome di adattamento".

Se lo stato di allerta permane nel tempo o supera certi livelli di intensità, la condizione da "fisiologica" diventa "patologica" e diventa distress, ovvero lo stress vero e proprio, negativo, dannoso.

A lungo andare, il distress provocato dall'eccessivo arousal porta a stati ansiogeni, crisi di panico, paura senza una causa identificabile, e aggressività.


Se osserviamo la curva che descrive il rapporto fra arousal e performance nella legge empirica di Yerkes–Dodson, notiamo che esiste un periodo di tempo, una "zona", in cui si ha il massimo della performance: migliore attenzione, percezioni etc.
Questo è lo stato dove un predatore, una preda, uno sportivo, uno studente, o il nostro amico peloso ottiene il massimo rendimento.

Questa zona è ben conosciuta e ricercata da tutti gli sportivi, è la capacità di lavorare al massimo delle potenzialità senza particolare sforzo percepito, accompagnata da una sensazione di benessere e euforia.
I maratoneti la chiamano "running high", generalmente viene definita come "essere in Zona".

Gli atleti sanno che esagerare non fa bene, porta a stress, infortuni, e soprattutto non fa progredire (burnout); per questo spesso usano l'espediente dell'interval training, ovvero fra una mini-sessione del lavoro e l'altra inseriscono una pausa, sostanzialmente per calmarsi e diminuire l'arousal. I risultati sono sorprendentemente migliori.

E' interessante inoltre utilizzare la curva caratteristica dell' arousal per creare quelli che nella Programmazione Neuro Linguistica si chiamano "ancoraggi".


Nella PNL si definisce "ancora" un evento fisico (suono, tocco, immagine…) che viene associata a una situazione caratterizzata da una certa sensazione o emozione.

L'ancoraggio è riconducibile al condizionamento classico di Pavlov: quando al cane viene dato da mangiare si suona un campanello, dopo qualche ripetizione la mente del cane associa al suono del campanello l'idea del cibo. Il suono richiama le sue emozioni e sensazioni riguardo al mangiare, anche senza che il cibo sia effettivamente presente.

Nella PNL si usano gli ancoraggi a scopo terapeutico: per smettere di fumare, interrompere una crisi di panico o uno stato ansiogeno e altro.

Nell "clicker training" usato nell'addestramento cinofilo, il "click" è un'ancora.

Nella PNL, il momento migliore per eseguire un ancoraggio è quando lo stato di eustress è quasi al culmine, facendolo seguire da un ritorno alla calma, qualcosa di molto simile all'interval training degli sportivi.

Eseguito in quel particolare momento l'ancoraggio ha la massima efficacia.

Ora, se mettiamo insieme tutti i nostri discorsi, possiamo constatare che la condizione genericamente e impropriamente definita da molti "arousal" è un insieme complesso di situazioni di stress e attivazione di funzioni cognitive (attenzione, percezione, problem solving, ragionamento) che nell'addestramento o nell'educazione cinofila va assolutamente ricercato e utilizzato per ottenere il massimo del rendimento, che sia in un contesto di "obedience", di "agility", "Utilità e Difesa" o semplice educazione.

Naturalmente è altrettanto importante conoscere, e non superare mai, in termini di intensità o durata, i limiti che portano da una condizione fisiologica di eustress a una condizione patologica di distress.

Facciamo un esempio pratico di quello che ci siamo detti.

Per eseguire il seguente esercizio in sicurezza, occorre che sia già instaurato un corretto rapporto di fiducia e rispetto col cane e che Fido conosca e applichi senz'indugio il comando "lascia".
Se le condizioni qui sopra non si possono verificare, non eseguite l'esercizio perché vi potete fare male!


Esercizio: come creare un ancoraggio e utilizzarlo.

Serve: un fischietto, un treccino, un cane.

Per molti cani l'eccitazione derivata dal gioco del "tira tira" col treccino è un'emozione molto piacevole; noi possiamo "ancorarla" per utilizzarla in seguito.

1 - Creare uno stato di eccitazione controllata

Stimoliamo il cane col treccino e portiamo l'eccitazione fino a un certo punto di "massima eccitazione", ma sempre controllabile.

2 - Creiamo l'ancora

Quasi al massimo dell'eccitazione soffiamo nel fischietto, dopo un istante ci fermiamo e diamo il comando "lascia".

3 - Lasciamo passare qualche secondo, in modo che Fido riprenda fiato (diminuzione arousal)

4 - Ripetiamo i punti da 1 a 3 per 8/10 volte

Una volta creata l'ancora la possiamo utilizzare in vari modi:
  • Il cane si allontana troppo in una passeggiata senza guinzaglio ed è troppo concentrato su un odore particolarmente invitante per tornare indietro. 
  • Il cane presenta un comportamento ossessivo-compulsivo: ad esempio si rincorre e morde la coda.
  • Il cane abbaia disperatamente a qualsiasi persona o animale passi in strada.
  • ...
Il fischio letteralmente sostituisce al pensiero presente nella mente del cane (che lo allontana da noi) la sensazione piacevole provata col treccino (che lo avvicina a noi), Fido quindi si distrae e diventa disponibile alla comunicazione.

Non è indispensabile usare un fischietto: semplici fischi con la bocca, giochini che fanno "squeak", dischi di Fisher o altro vanno bene.

Non è altresì indispensabile usare un treccino, il bocconcino può andare bene, ma in certi casi, con certi cani, crea una sensazione/emozione troppo debole per contrastare l'eventuale pensiero su cui il cane è concentrato: è necessario che il cane desideri con tutto sé stesso quel bocconcino e sia eccitato all'idea di ottenerlo.

Per altri cani il semplice contatto col padrone, qualche carezza o grattatina può funzionare in modo ottimale.

E' importante anche che l'ancora utilizzata sia univoca, quindi usata solo per ricordare quella particolare sensazione/emozione; e che sia "ecologica", cioè facilmente disponibile in qualsiasi circostanza. Se scegliete un pinguino che fa "squeak", dovete portarvelo in giro sempre ;)

Un'ultima considerazione, quanto descritto sopra non è un gioco, state lavorando sulla mente del cane, fatelo con rispetto :)

Con fiducia, rispetto e, collaborazione. :)

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