lunedì 4 febbraio 2013

L'evoluzione del cane, da lupi cacciatori a spazzini amanti della pizza?



Da qualche giorno, su blog, testate giornalistiche nazionali e internazionali, si può leggere di uno studio  sul DNA del cane e la sua comparazione con quello del lupo.

Purtroppo tali articoli non sono sempre molto corretti, e saltano a conclusioni ridicole, ad essere gentili, e deliberatamente fuorvianti se vogliamo pensare male (qualcuno disse che si fa sempre bene).

Ad esempio l'edizione italiana dell'Huffington Post presenta il seguente articolo: "Il lupo e' diventato cane grazie alla spazzatura"

Lo studio originale, se uno si prende la briga di leggerlo integralmente, dice che il cane, a differenza del lupo, ha una maggiore possibilità di digerire cereali.

I primi ritrovamenti di resti di canidi vengono datati 150.000 anni fa e qualcuno (Coppinger, ad esempio) ipotizza che il cane si sia diviso dal lupo da 350.000 anni.

Dopo la grande era glaciale, 15.000 anni a.c., si ritiene che sia iniziata per il cane, non già più lupo, una vera e propria attività di addestramento e domesticazione, gli scopi li possiamo immaginare: guardia e caccia.

Alcuni ritrovamenti, come le pareti dipinte delle caverne di Chauvet, mostrano scene di cacciatori e cani risalenti a più di 30.000 anni fa.


I cereali non hanno fatto parte dell'alimentazione dell'uomo fino alla rivoluzione agricola del neolitico iniziata in mesopotamia circa 8/10.000 a.c. Prima infatti l'uomo era essenzialmente raccoglitore/cacciatore, non coltivatore e quindi gran mangiatore di cereali.

Solo occasionalmente l' Homo erectus mangiava una specie di pane ottenuto macinando fra due pietre i cereali che trovava in natura, difficile pensare che i resti di quel pane fossero così abbondanti e saporiti da indurre dei lupi a cambiare alimentazione.

Ancora oggi i cani possono vivere benissimo mangiando solo carne e un po' di erba (per fare meglio i bisognini), mentre se diamo loro pasta e riso dobbiamo accertarci che siano molto, molto stracotti o non riescono a digerirli e possiamo causargli infezioni intestinali. L'assimilazione, inoltre, è molto limitata, per cui mangiare carboidrati, per i cani, non è una scelta efficiente.

Curiosamente la stessa Victoria Stillwell che il 27 gennaio fa postava su Facebook un commento a un articolo simile a quello dell'Huffington Post:

"Altre prove a sostegno che i cani non sono lupi socializzati. Le vecchie idee sulla teoria del branco sono fuorvianti e non si adattano bene al cane domestico",

posta sul suo blog una chiara dichiarazione che i cani non dovrebbero mangiare pane e pasta: "Cibo (per cani): scelte sagge."

I cani per stare bene devono mangiare carne e ossa, eventualmente con un po' di verdure e frutta per aiutare la digestione, il che rappresentano il tipico pasto di un "cacciatore". E i canil, per cacciare ancora oggi si riuniscono in branchi.

Certo, i cani sono adattabili, e si trovano spesso vagabondare nei villaggi (e a Napoli) col ruolo (prezioso) di spazzini, e sicuramente mangiano anche prodotti a base cereali.

Del resto, in una puntata molto interessante di "Orrori da gustare", Andrew Zimmern si trova in Etiopia e i suoi ospiti, finita la cena portano nel deserto gli avanzi e li danno in mano o con la bocca a un branco di iene, il video è da vedere: "Cibare le iene selvagge".
Forse anche le iene non sono più quelle di una volta? ;)

In conclusione, è sicuramente vero che i cani, all'occorrenza, possono mangiare derivati dai cereali, ma alla luce dei fatti non ritengo molto credibile che i lupi siano diventati cani perché amanti della pastasciutta e della pizza.

Con fiducia, rispetto e collaborazione :)

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