venerdì 20 luglio 2012

Educazione del cane, intelligenza emotiva e risonanza psicologica


Esempio: siete in ufficio, state facendo un lavoro interessante, è una bella giornata, avete anche trovato parcheggio. Siete di buon umore e scambiate battute con i vostri colleghi. Entra il capo, è visibilmente irritato, ha un tono della voce piuttosto secco e aggressivo, dice un paio di cose su scadenze da rispettare e esce. Voi probabilmente pensate "mi ha rovinato la giornata", siete irritati e nervosi.

Esempio: tornate a casa dopo una pesante giornata di lavoro, il capo vi ha ripreso per delle scadenze non rispettate, avete trovato traffico. Il vostro cane vi salta addosso gioioso e vi sporca il vestito, voi lo sgridate; probabilmente il cane abbaia, gira per la casa. Il cane è irritato e nervoso.

La risonanza è un fenomeno fisico incredibilmente potente: tecnicamente si ha risonanza quando un corpo vibra a una determinata frequenza, produce delle onde che vengono recepire da un secondo corpo "tarato" sulla stessa frequenza che inizia a vibrare a sua volta.

La vibrazione può essere delle onde sonore attraverso l'aria o di un campo elettromagnetico: la radio, la televisione e i nostri telefoni cellulari funzionano con la  risonanza.

http://it.wikipedia.org/wiki/Risonanza_(fisica)

La risonanza può distruggere ponti:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/19/Tacoma_Narrows_Bridge_destruction.ogg

Oppure serve per accordare una chitarra (diapason), il Sitar, strumento a corde indiano, funziona con la risonanza.

Se analizziamo il meccanismo dei due esempi precedenti è facile pensare che si sia verificato un fenomeno molto simile alla risonanza, che alcuni autori definiscono risonanza psicologica.

Il nervosismo e l'irritazione sono contagiosi, quindi, ma la buona notizia è che lo è anche il buonumore, l'allegria e la felicità, a tutti sarà capitato di conoscere quelle persone (ahimè rare) che con il loro sorriso e il loro modo di fare sembrano portare gioia
nel mondo :)

Questo fenomeno è anche alla base di praticamente tutta la cinematografia: ci ci commuoviamo se vediamo un film romantico, piangiamo per le disavventure del protagonista e ci esaltiamo quando l'eroe sconfigge i cattivi e conquista la ragazza.

Coloro che ritengono la razza umana aggressiva e pronta alla guerra e alla distruzione non considerano che la grande forza del genere umano sta invece nell'istinto di aiutare i più deboli. In natura questo comportamento è molto raro: secondo Darvin il debole viene eliminato, selezionato per l'estinzione per lasciare il posto al più forte, più predisposto alla sopravvivenza.

I greci la chiamavano simpatia, da syn- "insieme" e pathos "sofferenza o sentimento", la capacità di provare gli stessi sentimenti dell'altro, anche se nella finzione cinematografica.

Basta ricordare la leggenda della nascita di Roma, i due gemelli allevati da una lupa, per capire che il lupo/cane è molto simile all'uomo in questo aspetto.
Spesso si dice che i cani sono lo specchio dell'anima, che il cane assomiglia al proprietario e così via.

In realtà questi luoghi comuni trovano conferma nelle ultime scoperte nel campo delle neuroscienze: i neuroni specchio.

http://it.wikipedia.org/wiki/Neuroni_specchio

Come possiamo utilizzare queste conoscenze nella relazione col nostro amico peloso?

Goleman, nel suo libro "l'intelligenza emotiva", propone 4 passaggi:

  • consapevolezza di sé
  • gestione di sé
  • consapevolezza sociale
  • gestione delle relazioniì

Tradotto in parole semplici dobbiamo capire come siamo, che emozioni proviamo, dobbiamo imparare a capire come gestire le nostre emozioni senza lasciarci trascinare da esse:
Dobbiamo capire il nostro cane, dal punto di vista fisiologico, comportamentale ed emotivo, dobbiamo infine gestire la relazione con il nostro amico a quattrozzampe comunicandogli le nostre emozioni in modo calmo e positivo.

Se siamo calmi, il nostro cane è calmo, se siamo agitati, il nostro cane è agitato, se siamo arrabbiati, il nostro cane è arrabbiato, se siamo allegri, il nostro cane è allegro e così via.

Gestire la risonanza psicologica può essere la chiave per far sì che la relazione col proprio cane diventi sinonimo di gioia e felicità.

Difficile?

Eppure basterebbe, quando torniamo a casa stanchi e nervosi dal lavoro, pensare a quanto sia bello avere un cucciolone che in preda all'entusiasmo ci salta addosso e ci abbraccia leccandoci la faccia, a quanto sia bello dimenticare i problemi della giornata e uscire con il nostro amico a fare una bella passeggiata o una corsa, per poi tornare a casa felici, mangiare qualcosa di buono e poi riposare insieme sul divano.

"It's easy, if you try" diceva John Lennon, è facile, se ci provi.

Con Fiducia, Rispetto e Collaborazione :)

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